Nuovi luoghi comuni per nuovi spot

Mi era già capitato un po’ di tempo fa: ascoltare la radio un po’ più del solito e accorgermi di nuovi temi ricorrenti negli spot.

Al di là del motivo che portrebbe essere discutibile, forse da rintracciare nella pratica di proporre la stessa idea a più clienti (da parte di alcune agenzie di comunicazione) sperando – invano – che venga scelta da uno solo.

E’ interessante notare come certi temi riescano ad assumere le caratteristiche necessarie per diventare così “validi” per una certa comunicazione pubblicitaria.

Qualche mese fa è stato il momento dei bambini all’interno degli spot di auto: bambini da accogliere e proteggere (nel caso di station-wagon o monovolume), bambini chiamati in causa per i loro sogni e i loro desideri (nel caso di auto sportive), spesso facendo ben attenzione a evitare la parola famiglia.

Più di recente è stato il caso degli psicoterapeuti che diventavano – in spot diversi – gli interlocutori di pazienti portatori di specifici desideri d’acquisto (dall’auto al viaggio), naturalmente avvallati e incitati dai primi.

Ultimamente, più di uno spot radiofonico, ha ospitato insegnanti e lezioni di yoga con refrein del tipo “ohm” o parole chiave tipo relax, rilassati, e altre variazioni sul tema.

Ecco i nuovi luoghi comuni che nei caroselli del 2017 sostituiscono (o si affiancano a) gli angeli che preparano il caffè, i cani che ti portano le ciabatte, le mamme che puliscono la casa, i vari “amore” o “tesoro” e tanti altri miti che sono stati i protagonisti di vari spot per anni.

L’immaginario collettivo si modifica e si amplia.

Siamo entrati in un periodo storico in cui uno psicoterapeuta che parla in uno spot radiofonico – nota bene sola voce – è sufficientemente riconoscibile da un pubblico sufficientemente ampio

interessante…

 

Comunicazione di massa, propaganda e persuasione: le caratteristiche del pubblico

Lettori, spettatori, ascoltatori non sono tutti uguali, alcune persone, infatti, sono più difficili da persuadere e diversi tipi di comunicazione non hanno lo stesso livello di efficacia per tutti. Ad esempio, le conoscenze dei riceventi e le loro opinioni iniziali svolgono un ruolo fondamentale nello stabilire l’efficacia della comunicazione.

[E. Aronson, 2006. L’animale Sociale. Apogeo]