Gifted – Al cinema ad aprile 2017

La notizia è fresca e ancora poco dettagliata, ma il titolo è sufficiente per attirare la nostra attenzione: uscirà nei cinema americani il 12/4/2017 un film dal titolo “Gifted” (di Marc Webb e con Chris Evans).

Possiamo leggere la trama su trailers.apple.com:

Frank Adler (Chris Evans) è un uomo single che si occupa di far crescere una bambina prodigio – la sua giovane nipote Mary (Mckenna Grazia) – in una città costiera della Florida. I programmi di Frank per una vita scolastica normale per Mary vengono destabilizzati quando le abilità matematiche della bambina di sette anni vengono conosciute dalla formidabile madre di Frank, Evelyn (Lindsay Duncan), i cui piani per la sua nipotina minacciano di separare Frank e Mary. Octavia Spencer interpreta Roberta, padrona di casa e migliore amica di Frank e Mary. Jenny Slate è l’insegnante di Mary, Bonny: una giovane donna il cui interesse per la sua allieva diventa anche un legame con suo zio.

E qualche dettaglio in più su altri siti che si occupano di novità cinematografiche (o sulla pagina di wikipedia).
Scopriamo così che Frank si occupa di questa brillante bambina dopo la morte della sorella (madre di Mary) e che la nonna (Evelyn) ne ha chiesto la custodia – innescando una battaglia con suo figlio Frank – solo dopo aver scoperto le sue eccezionali abilità matematiche.

Vedremo dunque da un lato uno zio che vuole una vita normale per questa bambina che ha perso la mamma, dall’altro una nonna che vuole coltivare e dare spazio a un talento eccezionale inserendola all’interno dei percorsi speciali per studenti gifted che esistono negli USA.

– E voi da che parte state?

Per il momento ci sembra che il film prometta bene:

  • affronta il tema dei giovani talenti (di cui avevo parlato anche qui e qui) e l’importanza del contesto in cui crescono, e lo fa in un’ottica di complessità;
  • l’eccezionale intelligenza matematica è declinata al femminile, superando uno dei classici stereotipi di genere documentati in letteratura (in questo senso ci piace ricordare il film The imitation game, perchè Alan Turing aveva saputo trovare una ragazza in grado di tenergli testa in ambito matematico).

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– Sarà un film in ottica STEM?

Giftedness

Il termine è utilizzato soprattutto nel mondo anglosassone dove da tempo il tema si è imposto all’attenzione dell’opinione pubblica e delle scelte politiche (scolastiche e sociali in senso lato). E’ proprio dagli Stati Uniti che viene la definizione storica di plusdotazione, quella contenuta nel Rapporto Marland (1972), un documento nato da uno studio che nel 1969 il Congresso degli Stati Uniti affidò al Commissario per l’Educazione delle Nazioni Unite per determinare la misura in cui i bisogni degli alunni dotati e di talento fossero stati soddisfatti.

I soggetti capaci di alte prestazioni sono coloro che hanno dimostrato successo e/o abilità potenziali in una o più delle seguenti aree: abilità intellettuale generale, attitudine in uno specifico ambito accademico, pensiero creativo o propositivo, abilità di leadership, arti visive e pratiche, abilità psicomotoria” (Marland, 1972).

Giftedness e best practices

A livello internazionale gli Stati Uniti hanno rappresentato, e continuano a rappresentare, una sorta di avanguardia rispetto al tema della giftedness, sia in termini di ricerca che per quanto riguarda le realizzazioni concrete di politiche di individuazione precoce e di programmi educativi speciali. Ad esempio le università americane, oltre a proporre corsi di livello avanzato organizzano sistematicamente campi estivi destinati proprio a ragazzi gifted, come quelli organizzati presso la Johns Hopkins University che in passato hanno coinvolto personaggi come Mark Zuckerberg, Lady Gaga e Sergey Brin. Tre nomi di successo a livello internazionale per dimostrare che, se identificati da piccoli e ben seguiti, i gifted possono raggiungere risultati.

Discipline STEM, pregiudizi e iniziative Miur

Il Miur ha avviato una serie di iniziative nel quadro della strategia di attuazione del comma 16 della legge 107 e della promozione delle pari opportunità volte a contrastare anche gli stereotipi di genere.

Uno degli stereotipi esistenti dentro il sistema formativo è quello di una presunta scarsa attitudine delle studentesse verso le discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) che conduce a un divario di genere in questi ambiti sia interno al percorso di studi che nelle scelte di orientamento prima e professionali poi. Solo il 38% delle studentesse indirizza il proprio percorso formativo verso le discipline cosiddette STEM. Il dato, evidentemente ancora troppo basso, si presta a molteplici letture di carattere sociale, culturale e anche educativo/orientativo.

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