Suonare insieme è educazione civica…

 …è questo uno degli aspetti più interessanti di un articolo pubblicato oggi su Corriere.it:

NOTE IN CLASSE, L’ORA DELLA SVOLTA: PER LA MUSICA (E LE ARTI) IN ARRIVO 2 MILIONI
Tra le deleghe per cambiare la scuola, educazione musicale dalla primaria alle superiori. Ma da trent’anni si sperimenta il valore del suonare assieme. E il 40% delle scuole oggi punta sulla musica

L’articolo di Antonella De Gregorio presenta le novità introdotte dalla nuova riforma e sintetizzare il ruolo che ha avuto la musica all’interno della scuola italiana a partire dai provvedimenti (penalizzanti) di De Sanctis (ministro della pubblica istruzione ai tempi di Garibaldi), fino a delineare alcune sperimentazioni e tendenze (valorizzanti) di oggi.

L’articolo [clicca qui per leggerlo sul sito del Corriere] sottolinea alcuni fenomeni molto interessanti:

  1. Suonare insieme è educazione civica
  2. Musica per l’integrazione
  3. Un diritto per tutti

Questi titoli ci appaiono particolarmentente significativi perchè chiamano in causa concetti e ambiti particolarmente preziosi per chi si occupa di educazione ma anche per la collettività in generale: educazione civica, integrazione, concetto di diritto (da un lato), sviluppo morale, senso etico e responsabilità (dall’altro).

Tutti ingredienti indispensabili… per “approfittare” dei termini che ora vanno per la maggiore…

Nell’ottica di coltivare tutti questi ingredienti (oltre alle competenze musicali in sè) rientra anche il percorso ORCHESTRAL-MENTE attivato a Pavia dal LabTalento.

LO SVILUPPO MORALE

La comprensione delle regole e dei valori, che sostengono le norme sociali e la cultura di appartenenza e consentono di distinguere il bene dal male, costituiscono importanti criteri guida per l’individuo.
L’acquisizione di una norma morale è un processo che comprende almeno tre dimensioni fondamentali (Brown 1965):

  1. la norma assume un significato affettivo-emotivo, nella misura in cui contiene una qualche forma di indicazione su come l’individuo si sente o, dovrebbe sentirsi, nei casi in cui la rispetta o la vìola à la teoria psicoanalitica ha privilegiato il significato della sensazione morale e dei meccanismi di controllo interni che formano la coscienza (Super-io).
  2. La norma rappresenta anche una guida per la condotta, nel senso che prescrive comportamenti socialmente desiderabili, nel mentre ne proibisce o ne sanziona altri à Della condotta morale si sono occupati in particolare i comportamentisti e le teorie dell’apprendimento sociale (Bandura 1991) che hanno privilegiato il ruolo del rinforzo sociale con cui le regole vengono trasmesse e fatte rispettare.
  3. Un terzo aspetto della morale concerne la conoscenza delle norme che rende possibile comprenderne i significati espliciti o impliciti, dimensione strettamente connessa allo sviluppo delle competenze intellettive, grazie alle quali è possibile valutare le implicazioni sottese alle regole à La conoscenza delle norme in particolare è stata approfondita negli studi di impostazione cognitivista con Piaget (1932) e Kohlberg (1969; 1973; 1976).

[Camaioni, L., Di Blasio, P., 2002. Psicologia dello Sviluppo. Ed Il Mulino]