Mediterrano, gettonatissimo

Prima a Cuneo, poi allo Zecchino d’Oro e alla fine anche a Sanremo… il mediterraneo – e le sue storie terrribili – sempre in primo piano, tra libri e canzoni.

A Cuneo (novembre 2017) si trattava del festival letterario Scrittorincittà: mi è capitato di assistere alla presentazione del libro FIFA NERA/FIFA BLU con l’autrice Alessandra Ballerini (Avvocato che si occupa di diritti civili) e l’illustratore Lorenzo Terranera (forse conosciuto ai più per le animazioni all’interno di alcuni programmi TV come Ballarò).

Noi e loro, la nostra terraferma e il loro mare agitato.
Dieci piccole storie per narrare due facce di una stessa paura.
Da un lato, la fifa blu di noi che viviamo sulla sponda agiata del mondo e guardiamo i migranti sbarcare: una fifa blu di loro, del mistero racchiuso in quegli sguardi persi o curiosi, disperati o speranzosi.
Basta capovolgere il libro e la fifa diventa nera,
quella che vediamo ogni giorno scolpita nei loro occhi di ogni età; la fifa di ciò che hanno già visto e di ciò che li attende, una fifa nera di noi.
….

Allo Zeccchino (novembre/dicembre 2017) è stata la volta di MEDITERRANEAMENTE: la canzone cantata da Alessandro Gibilisco e che fa da colonna sonora all’omologo cartone animato.

Prendi un foglio di carta, costruisci una barca
Poi la metti nel mare e la fai navigare
E solcando le onde verso sogni lontani
Pensa a quanti bambini stanno per arrivare,
Pensa a quante avventure tra speranza e paura!
….

E infine, a Sanremo 2018, STIAMO TUTTI BENE: una canzone che sa monologo, che forse alla radio non girerà tanto ma che è stata premiata per il miglior testo (Premio Sergio Bardotti).


Ma guarda te la jella proprio a me doveva capitare
quattro giorni su sta barca, intorno ancora solo mare
ma ti pare giusto
uno va in vacanza per la prima volta
e quelli lì davanti son capaci di sbagliare rotta
che poi a chiamarla barca
ci vuole un bel coraggio
stare in tre
seduti in mezzo metro di spazio
è come me e gli altri 200
tutti intenti a pregare
ed io vorrei soltanto alzarmi e palleggiare
….

***

La cronaca da anni ci parla di sbarchi, di gommoni, di incidenti in mare, di tragedie, di organizzazioni criminali che si arricchiscono sulla pelle degli altri, uomini e donne, adulti e bambini… e di tanto altro ancora…. ma evidentemente, e fortunatamente, a certi racconti e a certi fenomeni non ci si abitua mai…  l’assuefazione non si verifica…

Le persone continuano a restare turbate e continuano a cercare nuove parole e nuovi modi per spiegare l’inspiegabile.

E lo si fa anche per i bambini: per quelli coinvolti e per quelli che diventano pubblico.

Il libro e la canzone dello zecchino d’oro nascono per i bambini.
La canzone di Sanremo rappresenta il punto di vista e il vissuto di un bambino, che dopo le prime strofe ci pare di conoscere perchè ci ricorda tanti altri bambini di oggi, o di ieri, per le dinamiche tipiche di quelli che giocano a calcio in strada o nei prati.

 

 

 

 Su MILKBOOK una bella recensione con le immagini del libro.

ASSUEFAZIONE

Nell’ambito degli studi sul CONDIZIONAMENTO CLASSICO e sui RIFLESSI CONSIZIONATO O APPRESI (di cui avevamo parlato qui)

Pavlov osservò anche la comparsa del fenomeno dell’assuefazione quando, a seguito di una reiterata presentazione dello SI (stimolo incondizionato) la RI (risposta incondizionata) diminuisce progressivamente nel tempo. Mentre l’estinzione è causata dall’indebolimento del riflesso condizionato (SC senza SI), nell’assuefazione tale indebolimento è provocato dalla continua ripetizione di SI.

[Anolli e Legrenzi, 2001. Psicologia generale. Bologna, Il mulino]