BRAIN DIVIDED: emisferi e sé…

Un interessante cortometraggio made by Ringling College of Art & Design affronta un tema molto interessante e ben sintetizzato nel titolo: BRAIN DIVIDED. La versione italiana è visibile qui. Chi fosse interessato alla versione originale può trovarla qui insieme a un’intervista agli autori.

Parlare di cervello diviso significa richiamare numerose tematiche classiche della psicologia: la distinzione tra emisfero destro ed emisfero sinistro; la (presunta) dicotomia tra razionalità ed emotività o tra ragionamento e istinto…

Il modo in cui il cervello diviso viene rappresentato nel cortometraggio sembrerebbe rifarsi alla divisione nei due emisferi, ciascuno con un proprio pilota ma con un’unica plancia di comando condivisa. Inizialmente la guida viene realizzata a fasi alterne dai due piloti, con scarsi risultati in termini di efficacia. Solo quando i due riescono a coordinarsi in maniera armonica il lieto fine si avvicina…ma non è scontato!

Brain Divided cervello diviso

Al di là delle note dicotomie e delle implicazioni legate a una mente complessa e animata da “parti” diverse (emozioni? bisogni? gruppi di neuroni?…) risulta particolarmente interessante la necessità di una loro integrazione, qualunque esse siano (la molteplicità delle emozioni viene trattata anche dal film Disney-Pixar Inside out).

Ma ancor più interessante è il dialogo finale in cui il protagonista maschile dichiara: “…cercavo di essere qualcuno che pensavo potesse piacerti, ma mi piacerebbe mostrarti il vero me…”. Il focus dunque si sposta da un conflitto (tra una coppia di componenti “alla pari”) a un altro: ovvero  quello tra i diversi sé possibili (box).

Sè Reale e Sè Ideale (Rogers)

Nel filone Umanistico-fenomenologico rientrano alcune teorie che si accomunano per il tema della realizzazione del Sé e dello sviluppo della propria persona. In particolare ricordiamo quella proposte da Rogers (1951).

Secondo Rogers la forza di base che muove l\’organismo umano è la tendenza a realizzare tutte le possibilità del Sé. Questo Sè Reale è costituito da tutte le idee, le concezioni e i valori che caratterizzano l\’Io della persona.
Il Sé Reale si differenzia dal Sé Ideale: quello che ci piacerebbe essere. Tanto più il Sé Ideale si distanzia dal Sé Reale, maggiori sono i conflitti e le insoddisfazioni che la persona percepisce.
In più tanto maggiore è la distanza tra Sé Reale ed esperienze della persona, cioè tra idee su come si è e le risposte della realtà, maggiore saranno il disadattamento e l\’infelicità.
L\’enfasi sul Sé, le sue concezioni e il suo sistema di valori accomuna tutte le posizioni degli psicologi umanistici che condividono l\’idea che l\’individuo sia fondamentalmente buono, attivo e modificabile e aspiri alla crescita e all\’autorealizzazione.

[De Beni, Moè, Carretti, Pazzaglia, 2008. Psicologia della personalità e delle differenze individuali. Il Mulino]

I Sé possibili (Markus e Nurius)

I Sè possibili richiamano il tema delle PERCEZIONI DI SE\’ ovvero delle rappresentazioni che abbiamo di noi stessi e che le persone che ci conoscono hanno su di noi. In questo senso è possibile distinguere fra rappresentazioni proprie (che definiscono il modo in cui ognuno si vede ) e rappresentazioni degli altri (che si riferiscono al modo in cui gli altri ci vedono).

Un\’importante distinzione (secondo Markus e Nurius, 1986) è quella che contrappone il Sé Attuale (1) al Sé Ideale (2) e al Sé Imperativo (3).

  1. Sè Attuale. Concerne il modo in cui le persone si percepiscono e vengono percepite nel momento presente;
  2. Sé Ideale. Si riferisce a come si vorrebbe essere o come gli altri vorrebbero che fossimo.
  3. Sé Imperativo. Riguarda quelle rappresentazioni di sé guidate dal dover essere.

Queste 3 percezioni di sé possono essere tra loro più o meno distanti nei vari momenti della vita di ciascuno. La presenza o meno di coerenza tra esse può dare origine a importanti differenze individuali anche in termini di motivazione (alcuni esempi nel box seguente).

In una situazione ottimale (coerente) le persone definiscono il proprio Sé Attuale (1) in modo simile ai propri ideali, imperativi e valori. In altri casi (incoerenti o discrepanti), possono percepirsi diverse, spesso inferiori o inadeguate, da come vorrebbero essere o da come sentono di dover essere secondo ideali o imperativi propri o espressi da altri.

[De Beni, Moè, Carretti, Pazzaglia, 2008. Psicologia della personalità e delle differenze individuali. Il Mulino]

Discrepanze tra Sé Attuale e Sè Ideale (esempi)
  • Sé Ideale PROPRIO: tendenza all\’insoddisfazione, al ritiro, a manifestare disinteresse.
  • Sé Ideale ALTRUI: Paura di non essere all\’altezza; spiccata propensione a provare vergogna o imbarazzo in caso di fallimento.

[De Beni, Moè, Carretti, Pazzaglia, 2008. Psicologia della personalità e delle differenze individuali. Il Mulino]